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mardi, 25 août 2009
Erlösung dem Erlöser
Une fois n'est pas coutume, mon silence des prochains jours sera justifié par un pélerinage (mais pas à genoux), au pays du Graal.
19:21 Publié dans Voyage | Lien permanent | Commentaires (0)
samedi, 22 août 2009
samedi, 22 août 1609
Claudio Monteverdi dédie la première édition de l'Orfeo au duc de Mantoue.
Serenissimo signore mio signore et patrone colendissimo.
La favola d'Orfeo, che già nell'Academia de gl'Invaghiti sotto gl'auspitij di V.A. fù sopra angusta Scena musicalmente rappresentata, dovendo hora comparire nel gran Teatro dell'universo à far mostra di se à tutti gl'huomini, non è ragione che si lasci vedere con altro nome signata, che con quello dell'Altezza V. glorioso, & felice, A lei dunque humilmente la consacro, affinch'ella che a guisa di benigna stella le fu propitia nel suo nascimento, con i Serenissimi raggi della gratia sua, si degni di favorir il progresso della sua vita, la quale posso sperare, mercè dell’Altezza Vostra che sia per esser durabile al pari dell’humana generatione. Supplico V. Altezza à gradir questo segno della divotione mia, con quell’animo grande che, è, proprio di lei, & che lega gl’animi di chiunque hà ventura di riattar seco, E qui inchinandomi con sommissa riverenza all’Altezza V. prego il Signore che d’ogni suo desiderio la faccia contenta. In Mantova li 22. d’Agosto 1609.
Di V. Altezza Serenissima
Humilissimo, & obligatissimo servitore
Claudio Monteverdi
Serenissimo signore mio signore et patrone colendissimo.
La favola d'Orfeo, che già nell'Academia de gl'Invaghiti sotto gl'auspitij di V.A. fù sopra angusta Scena musicalmente rappresentata, dovendo hora comparire nel gran Teatro dell'universo à far mostra di se à tutti gl'huomini, non è ragione che si lasci vedere con altro nome signata, che con quello dell'Altezza V. glorioso, & felice, A lei dunque humilmente la consacro, affinch'ella che a guisa di benigna stella le fu propitia nel suo nascimento, con i Serenissimi raggi della gratia sua, si degni di favorir il progresso della sua vita, la quale posso sperare, mercè dell’Altezza Vostra che sia per esser durabile al pari dell’humana generatione. Supplico V. Altezza à gradir questo segno della divotione mia, con quell’animo grande che, è, proprio di lei, & che lega gl’animi di chiunque hà ventura di riattar seco, E qui inchinandomi con sommissa riverenza all’Altezza V. prego il Signore che d’ogni suo desiderio la faccia contenta. In Mantova li 22. d’Agosto 1609.
Di V. Altezza Serenissima
Humilissimo, & obligatissimo servitore
Claudio Monteverdi
06:53 Publié dans Musique | Lien permanent | Commentaires (1)